Agi, 31 dicembre 208: I sindaci di 13 comuni terremotati molisani si sono dimessi, questa mattina, dalla carica. Un gesto forte verso il Governo e il Parlamento per protestare contro la mancanza di risorse per completare la ricostruzione e finanziare l'abbattimento dei tributi e contributi sospesi dal 2002 al 2008. Per la ricostruzione nelle zone disastrate del Molise e della Puglia sono stati stanziati circa 700 mln di euro, ma per far rientrare tutti i senza tetto nelle abitazioni necessiterebbero almeno altri 200 mln di euro.
(Ansa) CAMPOBASSO 31 dicembre 2008: - Dimissioni, stamani, di 13 sindaci del "cratere" molisano, tra loro quello di San Giuliano di Puglia, i cui comuni sono stati colpiti dal terremoto del 2002. La lettera di dimissioni è stata protocollata prima nei singoli comuni e poi consegnata al Prefetto di Campobasso, Carmela Pagano. Gli amministratori intendono in questo modo protestare per il mancato varo in Parlamento di un provvedimento sulla questione dei tributi e contributi sospesi dopo il sisma di sei anni fa e di cui oggi il Governo chiede la restituzione. Da mesi si è in attesa di una decisione che chiarisca i termini del recupero ma fino ad oggi da Roma non è arrivata nessuna risposta. Una speranza, per i primi cittadini, è in un emendamento presentato dalla parlamentare del Pdl Sabrina De Camillis che equipara i terremotati del Molise a quelli di Umbria e Marche. L'emendamento è stato giudicato ammissibile dalle commissioni bilancio e finanze della Camera e sarà votato alla ripresa dell'attività parlamentare, dopo le feste. Prevede una restituzione agevolata. Con i 13 sindaci molisani si sono dimessi anche gli amministratori di due comuni pugliesi colpiti dal sisma: Casalnuovo Monterotaro e Pietramontecorvino, entrambi in provincia di Foggia. Gli amministratori protestano anche per la mancata concessione di nuovi fondi per la ricostruzione.
Marzia Campagna (teleradioerre.it) – 31 dicembre 2008 - Con fasce tricolore e documenti alla mano, questa mattina i sindaci di Casalnuovo Monterotaro e Pietra Montecorvino, i comuni foggiani più colpiti dal sisma del 2002, hanno notificato le loro dimissioni al vice prefetto di Foggia Ernesto Liguori. La stessa cosa è accaduta in contemporanea alla prefettura di Campobasso per altri 13 sindaci. " Abbiamo deciso di dimetterci -ha dichiarato ai nostri microfoni Saverio Lamarucciola, sindaco di Pietra- per la mancanza di risposte concrete rispetto a problemi che riguardano intere collettività". Alla base del gesto dei primi cittadini, la mancanza di nuovi fondi per ultimare i cantieri e l'assenza di una normativa che disciplini la restituzione dei tributi e contributi non versati per 5 anni da dipendenti e aziende. I sindaci rivendicano lo stesso trattamento di Umbria, Marche e Lombardia. Per questi territori le somme non versate sono state infatti abbattute del 60% e la restituzione della restante quota, dilazionata in più anni. Ai molisani e ai foggiani stanno invece già arrivando le cartelle esattoriali dei recuperi. "Accettiamo il rigore, la severità e la precisione nello stanziamento dei fondi -ha dichiarato Pasquale De Vita, sindaco di Casalnuovo- ma non vogliamo che i diritti dei nostri cittadini vengano negati". Il ritiro delle dimissioni può avvenire entro 20 giorni. Intanto il 13 gennaio ci sarà una riunione consiliare congiunta tra i due Comuni. In questa vicenda i sindaci lamentano anche il poco interesse mostrato dalla regione Puglia. " Da un mese -continua Lamarucciola- abbiamo inoltrato un telegramma a Vendola per delineare un percorso da seguire insieme ma, nonostante i solleciti, non c'è stata alcuna risposta". Se il 2008 si è chiuso con le dimissioni. Il 2009 si apre con un forte segnale di solidarietà e speranza che vedrà domani tutti i sindaci dimissionari insieme a San Giuliano di Puglia per festeggiare l'arrivo di un nuovo anno pieno di novità.