domenica 28 giugno 2009

ALCUNE RIFLESSIONI TRATTE DA "FAMIGLIA CRISTIANA"

"Il presidente del Consiglio non deve illudersi che la Chiesa taccia." (Mons. Ghidelli, biblista, vescovo di Lanciano e Ortona)"Certi comportamenti possono incrinare la fiducia fina ad una delegittimazione di fatto" (Mons. Mogavero, vescovo di Mazzara del Vallo)

"Sull'operato del presidente del Consiglio oggi fanno riflettere certi silenzi "pesanti", anche all'interno della stessa maggioranza. La Chiesa però non può abdicare alla sua missione e ignorare l'emergenza morale nella vita pubblica del Paese [...] I cristiani [...] attendono dalla Chiesa una valutazione etica meno "disincantata". Non si può far finta che non stia succedendo nulla, o ignorare il disagio di fasce sempre più ampie della popolazione, e dei cristiani in particolare. [...] In altre nazioni, se i politici venono meno alle regole (anche minime) o hanno comportamenti discutibili, sono costretti alle dimissioni. Perchè tanta diversità in Italia? [...] A tutto c'è un limite. Quel limite di decenza è stato superato. Qualcuno ne tragga le debite conseguenze." (don Antonio Sciortino , direttore di "Famiglia Cristiana")


"Le vicende personali del premier offrono un contributo sgradevole al sereno sviluppo dei rapporti democratici. [...] La libera stampa indipendente è uno dei fondamenti della democrazia per il controllo sull'azione del Governo e per veicolare informazione e dialogo democratico tra i cittadini, non un disturbo nell'azione democratica." (Riccardo Moro, da una nota dell'Agenzia Stampa Cattolica Sir)


"Proliferano episodi indicativi della decadenza morale e civile del Paese Intero, [...] la rovina della nostra reputazione nel mondo [...] La prolungata denigrazione della legge e dei suoi istituti produce mostri [...] Svegliamoci, prima che sia troppo tardi. Diamo ale forze dello stato uomini e mezzi, e chiudiamo la parentesi poco responsabile delle ronde." (Adriano Sansa, magistrato)


"La pubblicità isituzionale di cui dispone la Presidenza del Consiglio ha più che triplicato le spese in un anno [...] e questo piccolo ma significativo flusso di soldi pubblici è stato indirizzato in blocco sulle Tv private. [...] naturalmente solo i maligni possono pensare che ci sia un nesso tra il premier Berlusconi e le tv della famiglia Berlusconi." (Nota di "Famiglia Cristiana" del 28 giugno 2009)

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